G124 Bologna mira quest’anno alla riqualificazione di Parco XXII Aprile nel quartiere Crocetta di Modena. L’area verde, nuova sfida nella rigenerazione delle periferie, rappresenta a Modena una delle aree conosciute per il degrado e lo spaccio. Spinti dall’energia delle associazioni che lo animano il Gruppo G124 vuole fare un primo passo per riattivare l’attrattività della zona tramite un luogo di convivialità a servizio delle iniziative cittadine.
Posizionato al limite tra il centro storico e la campagna, il quartiere Crocetta è da sempre una delle aree urbane modenesi più attive, dapprima come “porto di Modena” con la grande Darsena ed in Naviglio, che connetteva la città alla rete fluviale del nord Italia, poi con la ferrovia e le prime industrie. Già dal ‘600 i Duchi d’Este fecero costruire in quell’area la loro villa di delizie, la cosiddetta “Villa Pentetorri”, distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale ed il cui giardino oggi corrisponde in buona parte al Parco XXII Aprile. In origine il quartiere era popolato da pescatori, contadini e commercianti, professioni perdute che continuano a vivere nella memoria e nei racconti delle generazioni presenti. Dopo la guerra con l’avvento dell’industrializzazione e la nascita dei quartieri operai, il quartiere è diventato presto simbolo delle lotte sociali e del mutamento culturale che lo ha porterà ad essere energico e multietnico come lo troviamo oggi.
Il tessuto urbano attuale si sviluppa nel dopoguerra insieme alla grande urbanizzazione industriale che coinvolge le aree a Nord di Modena, tra la tangenziale e la stazione dei treni, a contatto con le maggiori vie di comunicazione del Nord Italia. I quartieri residenziali che vengono a crearsi intorno alle acciaierie, manifatture e consorzi vengono realizzati nell’ottica di ospitare la grande forza lavoro del tempo con un’attenzione alla quantità di alloggi piuttosto che alla qualità degli stessi e dello spazio urbano circostante.
Parco XXII Aprile sorge al centro di questo sviluppo urbano in un’area dismessa precedentemente occupata dal Naviglio e dai giardini della villa distrutta. La costruzione dei comparti residenziali ad essa adiacenti ha definito la morfologia del parco che, a differenza delle principali aree verdi di Modena, oggi appare come un’area interstiziale tra una parte e l’altra del quartiere Crocetta. Grazie alla lontananza dai principali assi viari è sempre stato utilizzato dagli abitanti come luogo di svago; al tempo stesso, questa distanza ha dato adito al diffondersi della microcriminalità. A partire dagli anni ’80 la cronaca racconta come il parco e altre aree di Modena Nord siano diventate sito di spaccio e degrado. La narrazione di questi eventi è poi diventata totalizzante, portando i cittadini della zona a spostarsi verso altri quartieri e altri parchi della città.
A discapito della pessima fama del quartiere il Gruppo G124 ha trovato nella zona una grande energia data dalle persone e dalle associazioni che lo vivono e lo animano. Il parco, malgrado quello che si dice, continua ad essere utilizzato da un grande numero di utenti di ogni origine ed età, che si contraddistinguono per il senso di comunità e condivisione. La microcriminalità è una problematica reale ma che può essere minimizzata con la vivacità e le iniziative del parco le quali hanno bisogno di un luogo in cui innestarsi. G124 mira quindi a realizzare per il quartiere un “luogo per stare assieme” ed un supporto all’organizzazione di eventi che possa rispondere alle esigenze reali degli abitanti.