Il quartiere Mazzarona, situato lungo la costa nord-orientale della città di Siracusa a circa 3 km dall’isola di Ortigia, si caratterizza non solo per le fragilità urbane, sociali ed economiche tipiche delle periferie, ma anche per la presenza di qualità paesaggistiche e testimonianze archeologiche uniche.
Si tratta di un’area urbanizzata a partire dagli anni ’70 caratterizzata da caseggiati di edilizia popolare che si insediano su un vasto pianoro roccioso, a picco sul mare, di straordinaria bellezza.
Un paesaggio ad alta naturalità in cui emergono elementi qualificanti quali la roccia affiorante, ricca di vegetazione spontanea, le falesie costiere ricche di grotte, il mare e a nord la vista dell’Etna. I resti del V secolo a.C. delle Mura Dionigiane oggi parte del Parco archeologico di Siracusa, Eloro e Villa del Tellaro, e l’antico tracciato ferroviario oggi trasformato in pista ciclabile che unisce la periferia al centro urbano, qualificano ulteriormente il territorio costiero. Il tessuto urbano è caratterizzato da una sovradimensionata rete viaria e da un sistema residenziale costituito da immobili di edilizia economica popolare, in parte degradata, e di edilizia sociale privata.
Carente è la dotazione di attrezzature pubbliche rappresentate soltanto da una parrocchia, un centro sociale per anziani, un campo da calcetto, una biblioteca comunale, un asilo, un piccolo giardino e una delegazione comunale. Le uniche attività commerciali sono costituite da due supermercati posti in posizione baricentrica all’interno dell’area.
Il quartiere è caratterizzato da ampi vuoti urbani e diffusi spazi interstiziali che si insinuano all’interno del sistema edilizio. In queste aree è possibile riscontrare usi e costruzioni informali che evidenziano la forte aspirazione degli abitanti ad un miglior utilizzo di questi spazi marginali.